Dentro il Dogma: perché l’Immacolata Concezione di Maria?
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Da Pietro da Cortona, Immacolata Concezione, sec. XVIII |
Già celebrata dal secolo XI, la solennità dell’ Immacolata Concezione della Vergine Maria si inserisce nel contesto dell’Avvento e del Natale, congiungendo l’attesa messianica e il ritorno glorioso di Cristo con la memoria della Madre. In tal senso questo periodo liturgico deve essere considerato un tempo particolarmente adatto per il culto della Madre del Signore. Maria è la tutta santa, immune da ogni macchia di peccato, dallo Spirito Santo quasi plasmata e resa nuova creatura. Già profeticamente adombrata nella promessa fatta ai progenitori della vittoria sul serpente, Maria è la Vergine che concepirà e partorirà un figlio il cui nome sarà Emmanuele. Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX nel 1854 con la bolla Ineffabilis Deus. Nella devozione cattolica l'Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi (1830).
Che cosa vuol dire Immacolata Concezione?
Vuol dire che la Vergine Maria, pur essendo stata concepita dai suoi genitori (sant’Anna e san Gioacchino) così come vengono concepite tutte le creature umane, non è mai stata toccata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.
Perché la Vergine Maria è stata concepita immacolatamente?
La risposta sta nel fatto che la Vergine Maria non solo avrebbe dovuto concepire il Verbo incarnato e quindi portare con sé, nel Suo Grembo, il Dio fattosi uomo; ma anche perché avrebbe dovuto dare al Verbo incarnato la natura umana. Il catechismo afferma che Gesù Cristo è vero Dio ma anche vero uomo, nell’ unico soggetto che è divino. Si tratta dell’unione ipostatica. Ebbene, non si può pensare che Dio, somma perfezione e somma purezza, possa aver ricevuto la natura umana da una creatura toccata – anche se brevemente – dal peccato e, quindi, in quanto tale, soggetta in qualche modo all’ azione del Maligno.
In che parte del Vangelo si può facilmente dedurre che la Vergine Maria è
Immacolata?
Nell’
Annunciazione l’Angelo saluta Maria con l’appellativo “Piena di Grazia”.
Tali parole fanno chiaramente capire che non si tratta semplicemente di un
saluto rivolto a chi è nello stato di Grazia, ma a chi è totalmente pieno della
Vita di Dio, totalmente pieno di questa Vita perché costitutivamente
immacolato.
La storia dell’Immacolata Concezione
Le prime forme di culto dell’Immacolata Concezione si rintracciano in Oriente fra il VI e il IX secolo; in Occidente se ne inizia a parlare, invece, tra l’XI e il XIV secolo. Certo è che, nella celebrazione liturgica, alla data 8 dicembre, la festa fosse già celebrata nell’Inghilterra del secolo XI, ma farà molta fatica ad affermarsi. Nei secoli successivi certamente raggiunge la Francia: a Parigi gli studenti della Normandia scelgono l’Immacolata Concezione come festa patronale dell’università e anche i canonici di Lione la festeggiano, ma a Roma ancora non si festeggia, come testimonia San Tommaso d’Aquino che parla di una “tolleranza” di Roma verso le Chiese che la celebrano.
Le difficoltà della teologia
Perché l’Immacolata Concezione incontra tutte queste difficoltà tra i teologi? La resistenza non riguarda certo la santità di Maria, ma la salvaguardia della dottrina della Redenzione universale di Cristo. Se, infatti, si ammettesse il concepimento immacolato di Maria - affermavano alcuni teologi - ella non avrebbe avuto bisogno della Redenzione, pertanto la Redenzione di Gesù non sarebbe più universalmente estesa a tutte le creature umane. Come dirimere questa controversia?
La soluzione di un francescano
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Il B.G. Duns Scoto contempla l'Immacolata |
Ci penserà un frate francescano, Giovanni Duns Scoto, che nel 1307
introduce l’argomento della “Redenzione preventiva”, secondo cui Maria proprio
per la potenza della mediazione di Gesù è stata preservata dal peccato
originale. In questo modo l’universalità della Redenzione operata da Cristo
resta intatta. Il primo istante storico di Maria, quindi, è il primo istante
della grazia, perché Maria nella storia della salvezza rappresenta un nuovo
inizio e il Salvatore non poteva che venire al mondo in un grembo Santo e
immacolato fin dal principio. Una delle prove che il frate porta a sostegno
della sua tesi, la recupera proprio dal Vangelo: quando l’angelo annuncia a
Maria la sua prossima maternità, infatti, la saluta come “piena di grazia”. La
soluzione del francescano sarà fondamentale per arrivare al dogma. Già nel 1325
Giovanni XXI celebra la solennità l’8 dicembre ad Avignone; Sisto V nel 1480 ne
approva l’ufficio.
(da Vatican News, “L'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria” di © Roberta Barbi dell’8.12.2019)
Chi ha promulgato il dogma dell'Immacolata?
Il dogma fu promulgato nella Cappella Sistina dal beato Pio IX l’8 dicembre 1854. Il Pontefice, durante il suo esilio in Gaeta (1849-1851) – dovuto alla Rivoluzione mazziniana che nel 1848-1849 aveva portato alla costituzione della Seconda Repubblica Romana, per sua natura massonica e anticristiana – aveva fatto voto in una cappella dedicata all’ Immacolata che, qualora avesse ricevuto la grazia del ritorno a Roma e del ripristino dell’ ordine cristiano nell’ Europa allora sconvolta dalla Rivoluzione, avrebbe appunto impegnato tutto se stesso nell’ attuazione della proclamazione del gran dogma mariano. Come Pio IX ebbe poi a dire, sentì tale esigenza come una chiamata interiore, che ricevette mentre era assorto in preghiera dinanzi all’ immagine dell’Immacolata.
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Francesco Podesti, Proclamazione del dogma dell'immacolata Concezione, sec. XIX, Musei Vaticani. |
Perché si attese il XIX secolo per promulgare tale dogma?
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Papa Pio IX |
Cos'è l'omaggio all'Immacolata da parte del Papa?
L'8 dicembre
del 1857, papa Pio IX, inaugurò e benedisse a Roma, il monumento
dell'Immacolata, detto di Piazza di Spagna, in realtà nell'adiacente Piazza
Mignanelli, monumento interamente pagato dal re di Napoli Ferdinando II. Papa
Pio XII, nel giorno dell'Immacolata Concezione, ha iniziato a inviare dei fiori
come omaggio alla Vergine; il suo successore, papa Giovanni XXIII, nel 1958,
uscì dal Vaticano e si recò personalmente in Piazza di Spagna, per deporre ai
piedi della Vergine Maria un cesto di rose bianche, e successivamente fece
visita alla basilica di Santa Maria Maggiore. Tale consuetudine è stata
continuata anche dai papi successivi. La visita in Piazza di Spagna prevede un
momento di preghiera, quale espressione della devozione popolare. L'omaggio
all'Immacolata prevede il gesto della presentazione dei fiori, la lettura di un
brano della Sacra Scrittura e di un brano della Dottrina della Chiesa
cattolica, preghiere litaniche e alcuni canti mariani, tra cui il Tota
pulchra.
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Omaggio all'Immacolata di P.zza di Spagna da parte di Papa Francesco 8.12.14 |