Triduo Santo e Pasqua 2021: tutte le celebrazioni in diretta dalla Collegiata

Una Pasqua mesta, quella di quest'anno: priva dei caratteristici segni esteriori che permettevano una migliore disposizione dell'animo a celebrare i divini Misteri del Triduo Sacro, culmine dell'Anno Liturgico, e della Domenica di Resurrezione, segno da cui scaturisce la ragione della nostra Fede.

Per permettere la "partecipazione a distanza" a quanti, intimoriti dal Covid-19, non intenderanno prendere parte in presenza alle celebrazioni della Settimana Santa 2021, e, perchè, anche per i tanti maioresi lontani che intendono ricongiungersi idealmente alla loro Chiesa Madre in questo tempo foriero di affetti e memorie, l'Ufficio Comunicazioni della Parrocchia di S. Maria a Mare assicurerà la trasmissione in diretta delle Celebrazioni dei prossimi giorni sulla Pagina Facebook della Parrocchia (clicca qui):

  • Giovedì 1 Aprile - ore 19: S. Messa in Coena Domini

In questa celebrazione si ricorda l'Istituzione dell'Eucarestia e dell'Ordine Sacro. Caratteristica è la Lavanda dei Piedi e la condivisione dei panini benedetti, segno di quella Comunione che ci rende tutti fratelli in Cristo, membra vive di un solo corpo che è la Chiesa. Questa belle pratiche, in questo anno particolare, saranno omesse per evitare occasioni di contagio. 

Altro momento suggestivo è la Reposizione del Ss. Sacramento nel Tabernacolo alla fine della Celebrazione: le luci vengono spente gradualmente al passaggio di Gesù Eucarestia, resta illuminata solo la Cappella in cui viene riposto il Corpo di Gesù, vivo e vero, il cui bagliore si diffonde per tutta la Chiesa. Vengono coperte le immagini e le Croci (lì dove la velatio non è iniziata nella V Domenica di Quaresima).

La Chiesa resta in silenzio e contempla il Mistero dell'Eucarestia, preludio alla Passione del Signore, attesa di Resurrezione. Le campane, che suoneranno durante il canto del Gloria a Dio nell'alto dei cieli, taceranno fino al canto dello stesso Inno durante la Veglia Pasquale.

  • Venerdì 2 Aprile - ore 19: Azione Liturgica in Passione Domini

In questo giorno la Chiesa contempla il Cristo sofferente e morente sulla Croce. L'unica celebrazione prevista dalla liturgia canonica è l'Azione Liturgica composta dalla Liturgia della Parola, caratterizzata dalla lettura della Passione secondo Giovanni, dall'Ostensione e Adorazione della Croce (che quest'anno sarà omessa per note ragioni), e dalla Comunione Eucaristica con le Ostie consacrate durante la Messa in Coena Domini. Nella nostra Diocesi è uso da diversi anni vivere un momento particolare all'interno di questa celebrazione in memoria della Vergine Addolorata, il cui simulacro fa ingresso in Chiesa al canto dello Stabat Mater.

Molte sono le forme di religiosità popolare sviluppatesi nei secoli per permettere ai semplici di vivere in maniera più partecipata il mistero della Morte del Signore: ne sono esempio le Vie Crucis, le Processioni Penitenziali dei Battenti/Flagellanti e del Gesù Morto, le Tre ore di agonia, etc.

  • Sabato 3 Aprile - ore 10: Veglia Pasquale in Resurrectione Domini

Per antichissima tradizione questa è «la notte di veglia in onore dei Signore» (Es 12,42), giustamente definita «la veglia madre di tutte le veglie» (s. Agostino). In questa notte il Signore «è passato» per salvare e liberare il suo popolo oppresso dalla schiavitù; in questa notte Cristo «è passato» alla vita vincendo la grande nemica dell’uomo, la morte; questa notte è celebrazione-memoriale del nostro «passaggio» in Dio attraverso il battesimo, la confermazione e l’eucaristia. Vegliare è un atteggiamento permanente della Chiesa che, pur consapevole della presenza viva dei suo Signore, ne attende la venuta definitiva, quando la Pasqua si compirà nelle nozze eterne con lo Sposo e nel convito della vita (cf Ap 19,7-9).
La successione dei simboli di cui è intessuta la Veglia esprime bene il senso della risurrezione di Cristo per la vita dell’uomo e del mondo.
La Liturgia della luce: il mondo della tenebra è attraversato dalla Luce, il Cristo risorto, in cui Dio ha realizzato in modo definitivo il suo progetto di salvezza. In lui, primogenito di coloro che risorgono dai morti (Col 1,18), si illumina il destino dell’uomo e la sua identità di «immagine e somiglianza di Dio» (Gn 1,26-27); il cammino della storia si apre alla speranza di nuovi cieli e nuove terre dischiusa da questa irruzione del divino nell’umano.
La Liturgia della parola: le 7 letture dell’Antico Testamento sono un compendio della storia della salvezza. Già la quaresima (cf la prima lettura di ogni domenica nei tre cicli) aveva sottolineato che il battesimo è inserimento in questa grande «storia» attuata da Dio fin dalla creazione. Nella consapevolezza che la Pasqua di Cristo tutto adempie e ricapitola, la Chiesa medita ciò che Dio ha operato nella storia. Quella serie di eventi e di promesse vanno riletti come realtà che sempre si attuano nell’ «oggi» della celebrazione; sono dono e mèta da perseguire continuamente.
La  Liturgia battesimale: il popolo chiamato da Dio a libertà, deve passare attraverso un’acqua che distrugge e rigenera. Come Israele nel Mar Rosso, anche Gesù è passato attraverso il mare della morte e ne è uscito vittorioso. Nelle acque del battesimo è inghiottito il mondo del peccato e riemerge la creazione nuova. 
La  Liturgia eucaristica: è il vertice di tutto il cammino quaresimale e della celebrazione vigiliare. Il popolo rigenerato nel battesimo per la potenza dello Spirito, è ammesso al convito pasquale che corona la nuova condizione di libertà e riconciliazione. Partecipando al corpo e al sangue del Signore, la Chiesa offre se stessa in sacrificio spirituale per essere sempre più inserita nella pasqua di Cristo. Egli rimane per sempre con i suoi nei segni del suo donami perché essi imparino a passare ogni giorno da morte a vita nella carità.

  • Domenica 4 Aprile - ore 10.30 e 19: Ss. Messe solenni

L’annuncio pasquale risuona oggi nella Chiesa: Cristo è risorto, egli vive al di là della morte, è il Signore dei vivi e dei morti. Nella «notte più chiara dei giorno» la parola onnipotente di Dio che ha creato i cieli e la terra e ha formato l’uomo a sua immagine e somiglianza, chiama a una vita immortale l’uomo nuovo, Gesù di Nazaret, figlio di Dio e figlio di Maria. Pasqua è dunque annuncio del fatto della risurrezione, della vittoria sulla morte, della vita che non sarà distrutta. Fu questa la realtà testimoniata dagli apostoli; ma l’annuncio che Cristo è vivo deve risuonare continuamente. La Chiesa, nata dalla Pasqua di Cristo, custodisce questo annuncio e lo trasmette in vari modi ad ogni generazione: nei sacramenti lo rende attuale e contemporaneo ad ogni comunità riunita nel nome dei Signore; con la propria vita di comunione e di servizio si sforza di testimoniano davanti al mondo.
La celebrazione del Giorno è caratterizzata dalla lettura del racconto delle donne che, recatesi al sepolcro, trovano la Tomba vuoto. Essa è il segno visibile del Mistero invisibile della Resurrezione di Gesù dai morti, il Mistero da cui scaturiscono tutte le realtà della nostra fede.
La celebrazione Vespertina è caratterizzata dalla lettura del racconto dei Discepoli di Emmaus: essi camminano con Gesù, dialogano con lui, ma lo riconoscono solo al segno della frazione del Pane: il Risorto ci cammina accanto ma abbiamo il costante bisogno di segni concreti per prendere coscienza della sua presenza. 

  • Lunedì 5 Aprile - ore 19.30: S. Messa per la Festa della Madonna della Libera in diretta dalla Chiesa omonima.

In Costa d'Amalfi ogni paese ricorda, nel giorno del Lunedì dell'Angelo, il proprio santo Patrono. In loro le comunità che popolano il comprensorio costiero vedono la personificazione di quell'«altro discepolo» di cui non si menziona il nome nel Vangelo del Giorno di Pasqua. Maiori ha per patrona la Vergine Maria, la Madre di Gesù, dei cui dolori e prodigi è stata testimone sin dalla sua Incarnazione. Per antica tradizione il popolo di Maiori celebra in questo giorno la festa della Madonna della Libera, venerata nell'omonima Cappella nel Rione Casa Imperato.

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