Riapre il Museo d'Arte Sacra "Don Clemente Confalone" [ORARI]
Riapre alle visite il Museo d'Arte Sacra "Don Clemente Confalone" dell'Insigne Collegiata di S. Maria a Mare. Allestito nella Cripta settecentesca della Chiesa madre di Maiori, vanta una delle più importanti collezioni di statuaria sacra della Costa d'Amalfi accanto alle pregevoli sezioni di argenteria, quadreria, paramenti e suppellettili degni di nota.
È intitolato a Mons. Clemente Confalone, originario di Maiori e canonico dell’Insigne Collegiata per gran parte del secolo scorso, che per primo ebbe l’intuizione di comporre un museo dedicato alle opere della centenaria storia del Complesso monumentale più prestigioso della Città.
Dall’esterno è possibile accedervi attraverso i due ingressi principali della Collegiata, seguendo il percorso pedonale della “Scala Santa”, nonché da un ingresso diretto ed autonomo che si apre sul piazzale di arrivo della strada rotabile.
Il sistema espositivo si articola attraverso vetrine tematiche e alcuni espositori singoli realizzati con un design che è in sintonia con l’ambiente e con le opere esposte. L’iter, impostato su criteri didascalici per temi, si apre con una sezione dedicata alla statuaria che raccoglie pezzi di grande valore tra i quali spicca la Madonna in Gloria, tre statue sei-settecentesche, quali quelle raffiguranti S. Lucia e S. Apollonia, di cui si ha notizia in una visita pastorale dei primi del Settecento. Vanno menzionati, inoltre, il busto reliquiario di San Trifone, l'Antica e miracolosa Statua della Madonna dell’Avvocata, una splendida Madonna con Bambino di scuola tedesca del sec. XVI ed altre opere devozionali.
Segue la mostra di pregevolissimi oggetti, quali due antifonari del sec. XV, un prezioso cofanetto, mirabile esempio della produzione più raffinata della Scuola degli Embriachi, risalente al primo quarto del sec. XV e raffigurante la leggenda della Mattabruna. E possibile ancora ammirare il Paliotto di alabastro, scultura inglese del sec. XV, che ci presenta alcuni misteri della fede cristiana (Annunciazione, Adorazione dei Magi, Resurrezione, Assunzione, Incoronazione di Maria) tra i Santi Margherita e Giacomo. Di indubbio interesse sono, inoltre, i tre piatti da questua a sbalzo di fattura tedesca ed altre opere che rispecchiano la devozione popolare.
Le due ampie vetrine collocate ai lati dell’altare ospitano i preziosi paramenti sacri, importante testimonianza dell’arte manifatturiera di sacri ornamenti dal XVII al XIX secolo. Nello spazio attiguo, ex Sala dell’Archivio capitolare, sono esposti numerosi vasi sacri e suppellettili in argento, tra i quali la Croce d’altare, opera di Gaetano Simioli, due Calici di Biagio Giordano, il Reliquiario di S. Lucia di Nicola Palmentiero, un calice di Romualdo De Rosa, per citare solo le opere di autore noto. Infatti accanto ad essi sono esposti altri numerosi manufatti che, pur non punzonati o identificati, costituiscono una preziosa testimonianza dell’arte dell’argenteria napoletana nei sec. XVIII e XIX.
Il sito rispetterà, per i prossimi mesi, il seguente orario di visita: