Il Quadro: l'Assunzione di Maria nell'arte maiorese

      Ogni anno il 5 Agosto, alle 18 in punto, il popolo di Maiori si raduna al centro del Corso Reginna per la tradizionale e caratteristica «Alzata del Quadro» raffigurante l’Assunzione della Vergine Maria. A nove giorni dalla Solennità della Pasqua Estiva, questa è per la Comunità maiorese l'occasione propizia per alzare lo sguardo verso il Cielo, oltre il limite delle cose umane, e contemplare la gloria di Colei nella quale il Signore ha fatto «grandi cose». 

     Anche quest’anno, seppur in forma diversa a motivo delle restrizioni da Covid-19, l’appuntamento religioso, tra i più sentiti dai maioresi, ha avuto luogo: di mattino presto ed in forma privata, senza banda e la tradizionale nuvola di fumo. 

     In questa occasione, la redazione del Vita Cristiana di Maiori intende condividere con i suoi lettori la storia del “Panno”, le sue quattro versioni e le tante riproduzioni conservate presso la Collegiata e le Case dei Maioresi.

    Le immagini sono gentilmente concesse dai Sig.ri Giuseppe Proto, Salvatore Cascetta ed Enzo Mammato, cultore di arte locale, che ha messo a disposizione il suo reportage fotografico della mostra tenutasi a Palazzo Mezzacapo il 5 Agosto 2005 nella quale molte di queste opere sono state esposte in occasione degli eventi giubilari di quell’anno.

        Il commento è a cura di Francesco Reale.

La Storia, i bozzetti preparatori e le tre versioni



La prima immagine raffigura il bozzetto preparatorio per il primo "Quadro" in assoluto ad opera di Gaetano Capone, datato 1890 e andato disperso nell’alluvione del 1954

Il caposcuola dei Pittori di Maiori, ribattezzati più tardi in Costaioli, trasse ispirazione dalla celebre opera “Assunta” di Tiziano Vecellio, attualmente conservata presso la Chiesa di S. Maria Gloriosa dei Frari in Venezia, sintetizzandone i tratti con un’oleografia di Giovanni Bertini da Firenze, pittore attivo a Napoli nel XIV sec., custodita presso la collezione privata dei familiari del Maestro.

In Rimembranze Stanislao Mormile descrive l’opera, un Panno dipinto bifronte di grandi dimensioni: «Innalzossi una stupenda tela che, poi, seppi essere opera dell'egregio artista maiorese Cav. Gaetano Capone. Da quella tela tu vedi dalle placide acque del mare levarsi al cielo avvolta in maestoso manto celeste, il crin disciolto, gli occhi volti in su e le mani in atto di pregare e attorno attorno una schiera di serafini e di angioletti dai capelli ricciuti, che a piene mani mandano serti di fiori. Il divin volto della Vergine, in cui si incinse il Primo Amore Divino, ti rapisce, t'inciela e tu non puoi non esclamare col sommo poeta: Vergine Madre, figlia del Tuo figlio…»

             La seconda immagine ritrae una fotografia d’epoca dell’Alzata del Quadro del 5 Agosto 1917.




La terza immagine raffigura la copia artistica del Quadro di Capone ad opera del nipote, Angelo della Muracostaiolo di prima generazione. Il panno, di dimesioni ridotte, fu innalzato al posto dell’originale perduto dal 1955 al 1957, anno in cui fu commissionato un nuovo quadro ai maestri Gaetano Conforti e Manfredi Nicoletti.



La quarta e la quinta immagine raffigurano il bozzetto preparatorio di Gaetano Conforti alla realizzazione della nuova tela. Tra le due raffigurazioni, in cui il panorama è, per la prima, il Castello Miramare e, per la seconda, Costa d’Angolo e la Torre Normanna, si optò perché il maestro realizzasse la seconda. La realizzazione della facciata con il lato Ovest del litorale fu affidato a Manfredi Nicoletti.



La sesta e settima immagine raffigurano le due facciate del “Panno”, esposto nel Corso Reginna dal 1958 al 1992, opera rispettivamente di Gaetano Conforti e di Manfredi Nicoletti, prima del restauro conservativo operato da Quirina Martone nel 2010 che lo ha riportato al suo antico splendore. Il viso della Vergine, pur nella diversità della resa figurativa, esprime appieno in entrambe le versioni il mistero dell’Assunzione. Il Conforti raffigura lo stupore dell’umanità davanti ai prodigi dell’Onnipotente: la Vergine ha un viso maturo e conserva lo sguardo ingenuo di chi non è stato toccato dal peccato. Nicoletti, dal canto suo, trasforma in colore la radiosa espressione di Colei che ha vissuto il Cielo sulla Terra ed ora ha impressa in viso lo splendore della gloria eterna.


 
    L’ottava e la nona immagine riprendono i due bozzetti preparatori per l’ultima versione del “Panno”, realizzato da Francesco Ciusa nel 1991 ed esposto ancora oggi.
Si notino tra le due raffigurazioni alcune differenze. La prima si presenta molto più semplice della seconda: il panorama di Costa d’Angelo è appena abbozzato e registra l’assenza degli angeli. La seconda, molto più particolareggiata, risponde molto di più a quella che sarà la versione definitiva.





La decima immagine raffigura una delle due facciate del Panno realizzato dal Ciusa nel 1991, che tuttora è esposto il 5 Agosto di ogni anno.




L’undicesima immagine raffigura il particolare del Viso della Vergine del Panno realizzato dal Ciusa.


Riproduzioni e differenti versioni


Le dodicesima immagine riprende l'oleografia del Bertini (vedi commento alla prima immagine), coll. G. Capone.



La tredicesima immagine riprende la riproduzione di Luca Albino.



        
            Le quattordicesima immagine riprende la riproduzione di Vittorio Acabbo del 1996



La quindicesima immagine riprende la riproduzione ad Salvatore Rodriguez (2019) del Manfredi Nicoletti, coll. Salvatore Cascetta.


La sedicesima immagine riprende la versione di Luigi Paolillo, conservato presso il Museo  d'Arte Sacra "Don Clemente Confalone" dell'Insigne Collegiata.




Le diciassettemina immagine riprende la versione di Claudio Papa, oggi custodita in Collezione privata.

            ©Testo di F. Reale, riproduzione e manipolazione vietata.


N.B. L'occasione è gradita per invitare quanti conservano nelle proprie abitazioni immagini , foto e dipinti legati al culto e alle feste di S. Maria a Mare a condividere questo materiale con la redazione del Vita Cristiana di Maiori per fini divulgativi.

Per info e contatti: Vita Cristiana di Maiori (pagina facebook), email della Parrocchia.

Post popolari in questo blog

«La Risurrezione» di Manzoni: l’inno del credente alla vita eterna

"La Diva del mare": storia del Canto dei Maioresi

«Tempo di credere»: l'augurio del Vita Cristiana con le parole di Don Primo Mazzolari