Il rifacimento della Statua di S. Maria delle Grazie: il ricordo di un evento

Per la rubrica Anniversari riportiamo il contributo del giovane Alessandro Ferrara a memoria del rifacimento della Venerata Statua di S. Maria delle Grazie, di cui oggi ricorre l'anniversario.

La Benedizione della Nuova Immagine presso la Chiesa di S. Francesco

Il rifacimento della Statua di S. Maria delle Grazie


di Alessandro Ferrara

Era la notte tra il 22 e il 23 gennaio 1992 quando, nella Chiesa di S. Maria delle Grazie, mani sacrileghe diedero vita ad un furto senza precedenti: l’antica Statua della Madonna e parte delle balaustre poste dinnanzi al Suo Altare furono trafugate senza pietà. Nel 1982 ci fu un precedente furto dove ad essere rubata fu l’argenteria.
I fedeli della Parrocchia però vissero un momento di profonda gioia il 29 maggio 1993 perché  con impegno, sacrificio e generosità, sostenuti da molti devoti vicini e lontani, potevano nuovamente venerare una immagine della loro Madre, sostituita fino ad allora a una Sua gigantografia offerta dalla Famiglia Landi.
Nel febbraio 1993 il Parroco, Don Nicola Mammato, insieme con la Comunità Parrocchiale, costituì un comitato per il rifacimento della nuova statua, commissionata agli scultori di S. Gregorio Armeno Antonio e Rosario Lebro. Il lavoro fu seguito con impegno anche da Gerardo Ruocco, sacrista, e dalla Famiglia Pisani.  Finalmente Sabato 29 maggio 1993 alle ore 18.30 presso la Chiesa di S. Francesco avvenne l’esposizione e la Benedizione della nuova Statua, presieduta da S. E. Rev. Mons Ferdinando Palatucci, arcivescovo emerito. Di lì si snodò la solenne Processione per le vie della Città, dove erano presenti i portatori di tutte le Parrocchie che si alternarono tra di loro per accompagnarla. Alle porte della frazione di S. Maria delle Grazie fu lasciata ai giovani ragazzi della Parrocchia perchè l’accompagnassero fino alla Sua dimora. Alle ore 20.30 la venerata arrivò finalmente nella Sua frazione dove iniziò la Solenne Concelebrazione all’aperto che fu presieduta dall’Arcivescovo emerito Palatucci e concelebrata da Don Nicola Mammato, Parroco, Mons. Nicola Milo, Prevosto della Collegiata, Don Vincenzo Taiani, Parroco di Erchie, Don Ugo Mariano, Parroco di S. Pietro, Don Andrea Imperati, Parroco di Montepertuso, e Don Vincenzo di Marino, cerimoniere. L’Arcivescovo di Amalfi- Cava de’Tirreni di quel tempo, S.E. Rev. Mons. Beniamino Depalma, si trovava in pellegrinaggio a Lourdes e dalla Grotta inviò un Telegramma Augurale: “Dalla Grotta di Lourdes partecipo gioia spirituale Parrocchia S. Maria delle Grazie che con l’Arcivescovo emerito Palatucci accoglie il ritorno venerata Immagine della Patrona. Auguro rinnovamento, vita Cristiana adulti e giovani per servizio società, nello spirito evangelico e invoco per tutte le famiglie assistenza materna della Vergine Maria. Beniamino Depalma Arcivescovo”.
Alle ore 21.30 circa la statua fece il Suo primo ingresso in Chiesa. Fu un benvenuto di gioia.
Il giorno successivo Domenica di Pentecoste, in mattinata fu celebrata la S. Messa Pontificale presieduta da Mons. Palatucci. Nel tardo pomeriggio ci fu una processione verso le frazioni di Vecite e Ponteprimario, al rientro in Chiesa la Benedizione Eucaristica.
A venticinque anni di distanza, nel 2018, la Venerata Immagine di Maria ha compiuto un'ulteriore Peregrinatio per le Parrocchie di Maiori, conclusasi con una Solenne Processione a ricordo di quella avvenuta venticinque anni prima e con la posa di una lapide marmorea sul Sagrato della Chiesa Parrocchiale.
Molti ringraziamenti e le benedizioni vanno a tutti i benefattori devoti che hanno contribuito.


Questa sera si terrà, a memoria di quegli eventi:
Ore 19.00: S. Messa Pontificale presieduta da S. E. Rev.ma Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi - Cava de Tirreni, e celebrazione del Sacramento della Confermazione con la partecipazione alla concelebrazione di Don Luigi Savino, Parroco di Pellezzano ed originario della nostra Parrocchia. 
La celebrazione sarà animata dai Pueri Cantores "Cantate Domino" della Comunità Ecclesiale.

La Solenne Concelebrazione


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