La Festa della Madonna della Libera nel Lunedì dell'Angelo

«Regina dei cieli, rallegrati, alleluia. Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia, è risorto, come aveva promesso, alleluia. Prega il Signore per noi, alleluia.» 

Da secoli la Chiesa saluta con queste parole la Vergine Madre nel tempo che va dalla Grande Veglia Pasquale fino al giorno di Pentecoste. La Resurrezione del Signore è l'evento che vede compiersi il progetto di Redenzione al quale Maria ha dato la piena disponibilità dal momento dell'Incarnazione fino alla Croce: spettatrice silente delle sofferenze Figlio, meritò così il titolo di corredentrice. Al termine del Triduo Santo come, peccatori, li abbiamo contemplati uniti nel dolore, così, redenti, li esaltiamo uniti nel gaudio Pasquale.

Nella nostra Città questo ricordo si carica di particolari e suggestive sfumature. I nostri padri, infatti, vollero onorare in modo particolare la Vergine Maria il Lunedì dell'Angelo, sotto il titolo di Madonna della Libera, giorno nel quale tutte le Comunità della Costa d'Amalfi ricordano il proprio santo patrono.

Come infatti, tutti i paesi che popolano il comprensorio costiero vedono nel Patrono la personificazione di quell'«altro discepolo» di cui non si menziona il nome nel Vangelo della liturgia del Giorno di Pasqua, così Maiori venera la Madre del Redentore quale prima testimone della Resurrezione del suo Figlio. Una festa, questa, molto sentita dai maioresi, che accorrono ogni anno ai piedi della Vergine, nella Cappella a lei dedicata nel Rione Casa Imperato, per affidare a Lei le ansie e le attese dei propri cuori.

Le celebrazioni della giornata festiva di quest'anno saranno alle ore 8 - 9.30  - 11 - 17.30 al termine delle quali sarà invocata l'intercessione della Vergine della Libera per la fine della pandemia.

Alle ore 18.30 ci sarà la S. Messa solenne seguita dalla processione con la Venerata Statua della Madonna della Libera lungo Via Tenente Confalone e Corso Reginna, con la partecipazione dei Portatori di S. Maria a Mare. Al rientro in Chiesa, canto del Magnificat.

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