S. Maria di Castellabate a Maiori - Le pagine dal Vita Cristiana di Maiori



Maiori – Museo della Collegiata Immagine di S. Maria a Mare Dipinto su tela di Luigi Capone (1809-1896)

In occasione del quindicesimo anniversario del Pellegrinaggio della Comunità di Castellabate a Maiori (7-15 Maggio 2006) e in vista della preghiera congiunta delle due comunità che si terrà quest’oggi sui canali social delle due Parrocchie, è bello aprire il libro della storia e rispolverare qualche pagina che ci restituisce le emozioni e le suggestioni con le quali la nostra Comunità visse quello straordinario evento nell’ambito delle ricorrenze dell’VIII centenario del ritrovamento della Statua di S. Maria a Mare sul litorale di Maiori, del V centenario dell’elevazione della chiesa madre a Insigne Collegiata e del I centenario della costruzione dell’Organo “Zeno Fedeli”. Buon lettura!

L’antefatto storico

[...] La Parrocchia di S. Maria a Mare è situata in una delle frazioni site sulla riva del mare del Comune di Castellabate, il quale lega il suo nome alla fondazione del suo castello, avvenuta il 10 ottobre 1123 per opera del quarto Abate di Cava dè Tirreni, S. Costabile Gentilcore, e deve molto del suo lustro e della sua raffinata cultura all’influenza secolare esercitata dal monastico Ordine Benedettino.[...] Lo sviluppo del commercio e dei traffici marittimi permise ben presto al borgo marinaro sottostante il paese di ospitare una fetta importante della laboriosa popolazione. Ciò fu il motivo che spinse il Decurionato (attuale Consiglio Comunale) a deliberare la costruzione di una chiesa che consentisse la celebrazione dei Misteri Divini. L’8 agosto 1826 il notaio Nicola Antico rogava un atto con cui 56 capifamiglia offrivano i loro contributi in denaro o in lavoro per la costruzione del sacro Edificio, apponendo all’atto la clausola per cui le oblazioni sarebbero servite all’edificazione di una chiesa sotto il titolo di S. Maria a Mare. Tra gli offerenti si distinguevano tre capifamiglia nativi di Maiori, capostipiti di famiglie oggi ancora fiorenti in quella Comunità e orgogliose delle loro origini:
1)      Michele Ferrigno di Nicola, negoziante;
2)      Vincenzo Apicella fu Nicola, negoziante;
3)      Pasquale Ferrigno fu Pietro, marinaio.
[Come si evince ndr] dalle ricerche effettuate presso l’Archivio-Biblioteca della Collegiata S. Maria a Mare di Maiori, nel IX Libro dei Battezzati (1780-1793) […]
Con queste libere offerte il Comune fece costruire la chiesa con il titolo richiesto e dal suo nome la frazione si intitolò S. Maria di Castellabate. Si commissionò una statua a Napoli della Madonna prendendo a riferimento una stampa di S. Maria a Mare di Maiori.
Nella litografia l’incisore aveva delineato una rappresentazione ideale del Simulacro mariano custodito a Maiori: rappresentazione che differiva dall’originale. Tuttavia l’immagine dell’antica stampa è stata usata anche come modello sia da pittori locali maioresi (Luigi Capone) e sia da ricamatrici. La troviamo nel dipinto conservato in Collegiata e ricamato sul paliotto dell’altare maggiore e ancora sul pallio che accompagna la Beata Vergine in processione.
Solo nel 1900 l’antica immagine appare fedelmente riprodotta dall’obiettivo “dell’artista fotografo di qui, signor Giovanni Savastano […] riproduzione riuscita esatta e bella, la quale è stata contornata da un trittico – stile ‘300 – disegno pregevole e fine del cav. Antonio Curri – un valore – architetto, artista, persona di gusto e di cuore, che a Napoli, Roma ed altrove è tanto conosciuto ed apprezzato per i suoi meriti professionali e per le sue belle qualità di gentiluomo perfetto. Il tutto è stato riprodotto in cromolitografia dallo stabilimento Alfieri e Lacroix di Milano, e si è avuto una splendida figura-ricordo del 7° centenario, la quale è stata riprodotta pure su di una cartolina d’occasione, molto carina” (così la descrive l’articolo di un unico numero compilato per cura di Matteo Primicerio sul giornalino “S. MARIA A MARE”, Maiori, 12 agosto 1900, per il 7° CENTENARIO)
Questa stampa incorniciata, custodita gelosamente, si trova presso molte famiglie di Maiori, ma qualche copia si trova anche in Castellabate. Sicuramente, come attesta la stampa-ricordo, per l’occasione qualche membro era venuto a Maiori il 15 agosto, dai parenti, per onorare S. Maria a Mare e per mangiare la tradizionale “melanzana alla cioccolata”.
La chiesa di S. Maria a Mare di Castellabate nel 1911 viene eretta a Parrocchia con il parroco Don Gennaro Landi. Il successore Don Luigi Orlotti, che dal 1949 guida la Comunità Parrocchiale, è entusiasta di questo pellegrinaggio, che ripete in tono maggiore il precedente del 2 maggio 1993 (circa 150 Pellegrini): nell’occasione fu curioso captare qualcuno dei commenti. Singolare quello di due signore che nell’ammirare estasiate l’antico Simulacro maiorese non potettero trattenersi dall’esclamare: «l’originale è sempre più bello!», oppure del signore che chiedeva se rispondesse a verità che a Maiori si faceva “volare la Madonna” in occasione della sua festa. Don Luigi porta la sua Comunità a meglio conoscere l’origine della sua devozione e offre alla Comunità Sorella una testimonianza di fede nella “Stella del Mare” “Porto sicuro nella procella”, “Madre di tutti i viventi”: Madre di Dio.


(Estratto dall’articolo In occasione delle celebrazioni centenarie le due comunità sorelle di Maiorie Castellabate si incontrano nell’unica Madre venerata e invocata sotto ilmedesimo titolo di S. Maria a Mare a cura di Agostino Ferraiuolo pubblicato su Vita Cristiana di Maiori n° 5-6 Maggio-Giugno 2005, anno XLVII)




Arrivo della Statua di S. Maria a Mare di Castellabate in Piazza Raffaele D'Amato - Maiori 7.5.2005


La cronaca di quei giorni speciali

Sabato 7 maggio, come programmato e a più riprese annunciato, portata da un motopeschereccio, è arrivata al porto di Maiori la Statua di S. Maria a Mare di Castellabate, accolta da una folla di devoti di Maiori e di Castellabate. La suggestione dell’attesa e dell’arrivo era indescrivibile: il suono delle sirene, gli scrosci degli applausi, i rintocchi festosi delle campane della vicina chiesa di San Francesco, l’esplodere dei fuochi artificiali e le note festose della banda musicale stringevano il cuore e molte gote erano rigate da calde lacrime d’emozione. La natura, con un sole splendente e un mare placido, partecipava alla splendida accoglienza. Il giorno precedente la pioggia e il mare agitato avevano fatto temere il peggio. Il parroco di S. Maria di Castellabate, don Luigi Orlotti, a dispetto della non giovane età, scendendo dal motopeschereccio, ha raccontato: «tanta era la mia emozione all’arrivo che si sono appannati gli occhiali e non ho visto più niente!». Dopo le operazioni di sbarco si è snodata la solenne processione verso la Collegiata con gli alunni della Scuola Elementare di Maiori con i fiori, tanti devoti pellegrini di Castellabate, distinti dal segnale del foulard giallo, l’Associazione Marinai d’Italia di Castellabate, ai quali erano uniti i commilitoni maioresi, la Confraternita di S. Maria a Mare di Castellabate, i ministranti e i parroci. Seguivano la Statua S.E. il Prefetto di Salerno (cittadino di Castellabate), i Gonfaloni con i sindaci delle due Città, le autorità militari e l’intero consiglio comunale di Maiori. A ricevere, con il doveroso tributo di un ricco omaggio floreale, e a scortare la statua della Beata Vergine per le strade cittadine, c’erano i portatori di S. Maria a Mare di Maiori, nelle loro divise azzurro-cinerine. Come d’accordo i portatori di Castellabate avrebbero dovuto sorreggere la Madonna per l’intero percorso; ma poco dopo alcuni elementi maioresi sono stati invitati a sorreggere il simulacro. È stata questa la rappresentazione più viva e palpitante del fondersi delle due Comunità nell’unica devozione a Maria, invocata con lo stesso titolo. Tanto forte e sentito è stato l’affratellamento, che nell’ultima rampa della Scala Santa, i portatori di Maiori si sono lanciati nella tradizionale corsa con la pesante Statua. Per l’intera settimana la Madonna è stata intronizzata, in un tripudio di fiori, com’è uso per la Patrona di Maiori, alla destra dell’altare maggiore, ed esposta alla venerazione dei fedeli, che di continuo si sono raccolti in preghiera. Come da programma ogni mattina gli alunni di un Istituto Scolastico di Maiori erano accolti dal parroco moderatore. Durante la preghiera Don Vincenzo Taiani teneva una catechesi mariana partecipe, cordiale e profonda, partendo dalla storia della devozione e del pellegrinaggio che ha portato a Maiori il Simulacro di S. Maria a Mare di Castellabate. La sera si svolgeva l’accoglienza ai vari gruppi parrocchiali e alle comunità dell’Unità Pastorale maiorese, sempre seguita dalla celebrazione della S. Messa. Domenica 15 maggio, solennità di Pentecoste, dopo la S. Messa delle ore 10.30, durante la quale Don Vincenzo, delegato dall’ Arcivescovo, ha celebrato per i giovani il Sacramento della Cresima, si è snodata la processione con la Statua fino al porto, dove erano pronte e in attesa due imbarcazioni di Castellabate, per ricondurre il Simulacro Mariano alla sua sede. L’accoglienza è stata curata dal signor Salvatore Abbate e dai suoi amici con un’organizzazione devota e competente. La processione, come all’arrivo, aveva la stessa solennità. Alla fine l’onnipresente e dinamico Don Luigi e l’emozionato Don Vincenzo hanno ringraziato i due popoli per la fraterna accoglienza e hanno dato l’appuntamento per l’11 settembre, per la restituzione della Visita con la Statua maiorese di S. Maria a Mare.



 



(Estratto dall’articolo Cronaca di una visita storica intesa come ritorno alle radici. Castellabate e Maiori due parrocchia una festa fraterna con S.M. a Mare a cura di Agostino Ferraiuolo pubblicato su Vita Cristiana di Maiori n° 6-7 Luglio-Agosto 2005, anno XLVII)






 Statua di S. Maria a Mare di Castellabate esposta nella Collegiata di Maiori - 7.5.2005

Un felice coronamento

Un anno dopo la visita della Comunità di S. Maria di Castellabate alla Chiesa sorella di Maiori, sabato 6 Maggio 2006, si tenne nella nostra Collegiata una solenne celebrazione presieduta dal Parroco Moderatore Don Vincenzo Taiani, concelebrata da Mons. Luigi Orlotti, Parroco di S. Maria a Mare in Castellabate, con la partecipazione del Co-parroco Don Nicola Mammato, alla presenza dei rappresentanti della Comunità Civile.
In quell’occasione fu data lettura di una pergamena a ricordo degli straordinari eventi vissuti nell’anno precedente, il Pellegrinaggio della Comunità di Castellabate a Maiori e il Pellegrinaggio dei Maioresi verso Castellabate, che segnarono indelebilmente il cuore delle due Comunità. Del bellissimo testo latino (scaricabile dal quarto allegato) si riporta qui la traduzione italiana:

A Dio Ottimo Massimo

Nell’anno del Signore 1826, dovendosi erigere una chiesa presso la Marina di Castellabate, i fedeli cristiani abitanti del posto, valendosi del pio suggerimento di alcuni cittadini Maioresi, che lì dimoravano, la dedicarono alla Beata Vergine Madre di Dio sotto il titolo di Santa Maria a Mare, Patrona eccellentissima della Città di Maiori, e questa scelsero similmente con cuore devoto quale loro patrona.
La Sua Immagine, venerata invero in detta chiesa, il 7 maggio dell’anno di salvezza 2005, essendo parroco il rev. mons. Luigi Orlotti, trasportata solennemente per mare su di un peschereccio della flotta locale ed accompagnata da grande affluenza di popolo, rimase per otto giorni nella predetta Città di Maiori, che lieta celebrava l’ottavo centenario del miracoloso ritrovamento del Simulacro di Santa Maria a Mare nonché il quinto centenario dell’erezione dell’Insigne Chiesa Collegiata.
Il medesimo antichissimo Simulacro di Santa Maria a Mare, custodito a Maiori, l’11 settembre dell’anno di grazia 2005, essendo parroco Don Vincenzo Tajani, condotto per mare in simile maniera, pervenne nella Comunità di S. Maria di Castellabate, nella cui chiesa fu ricevuto con pompa solenne.
Affinché dunque sia illustrato il singolare legame di fede e di devozione, che sempre ha stretto e stringe gli abitanti delle due località, affidati ed associati alla stessa dolcissima tutela della Madre di Dio sotto l’invocazione di Santa Maria a Mare, questa pergamena, redatta in duplice originale, è stata scritta a perpetuo ricordo dell’evento.

Tu, nostra Regina e comune Patrona, preserva in vita dai flutti del mondo tutti noi Tuoi indegni figli muniti della Tua protezione ed accoglici nell’ora della morte. Amen.
Città di Maiori, 6 maggio 2006

Il Parroco Mons. Luigi Orlotti, il 6 maggio dell’anno del Signore 2006, nel primo anniversario della venuta nella Città di Maiori del Simulacro di Santa Maria a Mare custodito nella Citta di S. Maria di Castellabate, offrì in dono al Parroco don Vincenzo Tajani il secondo originale della sopradetta pergamena.


A maggior gloria di Dio e della Beatissima Vergine.

Testo latino e italiano della pergamena.
Vita Cristiana di Maiori n. Luglio-Agosto 2006

Lettura della Pergamena a ricordo dei Pellegrinaggi - Maiori, 6.5.2006

Post popolari in questo blog

«La Risurrezione» di Manzoni: l’inno del credente alla vita eterna

"La Diva del mare": storia del Canto dei Maioresi

«Tempo di credere»: l'augurio del Vita Cristiana con le parole di Don Primo Mazzolari