In occasione del 50mo anniversario di Sacerdozio di Don Nicola, pubblichiamo la testimonianza, in forma di sketch teatrale, di Enzo Del Pizzo, primo presidente del Gruppo Teatrale "La Ribalta" e parrocchiano di S. Maria del Lacco, tra le Comunità che il Nostro ha avuto in cura negli anni di apostolato a Ravello.
Come un curato d’altri tempi!
di Enzo Del Pizzo
Francesco R.- Pronto!
Enzo Del Pizzo - Sì, pronto!
F. - Cavalié’, so’ Francesco
Reale.
E. - Carissimo Maestro. Che
piacere sentirti! A che debbo questa gradita telefonata?
F. - Il piacere è mio, caro
Enzo. Tu sai che, il 26 prossimo, don Nicola Mammato festeggia il 50° della sua
ordinazione sacerdotale.
E. - Sì, lo so. Me lo hanno
anche confermato i nostri comuni Amici dott. Tommaso Apicella (presidente in
carica del Gruppo Teatrale “La Ribalta”) e il prof. Alfonso Mansi (regista
attento e scrupoloso di tale Gruppo).
F. - Perfetto. Allora non ti
faccio perdere tempo. Siediti e scrivi un pensiero garbato, dedicato al nostro
Amico fraterno (oggi amato Parroco di Maiori) le cui eccelse e indiscutibili
qualità le hai potute toccare con mano, prima di me.
E. - Ma certo! Sono ancora
vive nella mia memoria (nonostante la vecchiaia incipiente) le immagini dei
festeggiamenti dedicatiGli nel giorno del suo 25° anniversario. Accidenti! Siamo
già a 50! Auguri a Lui e felicitazioni a noi, per esserci ancora. Don Nicola
per me è più di un fratello, e a un fratello si può dire di no?
F. - Nooo, per carità! E
allora, non perdere tempo e scrivi! Nun’ tardà’, Cavalié’, pecchè ‘o tiemp’ è
poco e chello che vuò scrivere s’àdda stampà primma d’ ‘o vintisei ‘e giugno. È
chiaro?
E. - Chiarissimo! Eccomi qua:
In
verità, ci vorrebbe un libro per parlare di don Nicola. Quando io l’ho
conosciuto, tu, forse, caro Francesco, non eri neanche in mente Dei.
Davvero un fratello, un signore nato! Simpatico, cordiale, forse (e senza
forse) un parroco d’altri tempi. Cordialità e signorilità Gli appartengono per
nascita. Spontaneo e sincero con tutti. Ha sempre amato la sua gente, proprio
come, ai vecchi tempi, operava il classico Curato di campagna, che aveva a
cuore la sana crescita dei figliuoli a lui affidati.
Che
bei ricordi i momenti vissuti con lui, alla Parrocchia di S. Maria del Lacco!
Al momento della sua nomina alla succitata Parrocchia, la più antica, estesa e
popolosa di Ravello, il caro don Nicola, giovanissimo, divideva i suoi impegni
pastorali con la non meno storica realtà di S. Michele Arcangelo in Torre di
Minori. La sua giovane età, l’entusiasmo vivo e luminoso, Gli consentivano di
esternare affetto e vicinanza ai suoi parrocchiani di Torre. Gli volevano tutti
un gran bene, e, quando vi fu il suo passaggio pieno e definitivo alla
Parrocchia del Lacco, le lacrime scorsero copiose dagli occhi dei suoi semplici
e affezionati parrocchiani di Torre.
Pochi
giorni, e la gente umile e semplice di Ravello (lato Nord, in zona Lacco, S.
Martino, Monte e Sambuco) si strinse intorno al suo pastore offrendo a Lui, con
cuore aperto e amicizia fraterna, nonché con la più ampia collaborazione, per
la crescita di quella grande comunità, affidata con fiducia alle sue amorevoli
cure.
Quello
che ha dato il Nostro lo sanno tutti. Mi piace ricordare che nella mia veste di
umile organista e responsabile del Coro, insieme abbiamo saputo tenere uniti e
stretti i numerosi ed esuberanti ragazzi che facevano a gara per prender parte
ai tanti indimenticabili momenti di vita sociale.
Nel
1976, in una fredda serata d’inverno, don Nicola, conscio di esser’ figlio
d’arte (il suo papà Baldassarre, di felice memoria, nonché mio collega addetto
ai servizi demografici di Maiori, era appassionato di arte drammatica, quale
decano attore amatoriale della locale filodrammatica) fondò al Lacco il Gruppo
Teatrale “La Ribalta”, intorno al quale ogni giorno venivano registrate nuove
ed entusiastiche adesioni. Toccò a me la nomina di primo presidente di quel
Sodalizio che, nel tempo, ha poi visto avvicendarsi nuove nomine sempre nella
continuità e nello spirito dettati da don Nicola.
Non
dimenticheremo mai la capillare e certosina organizzazione della nostra Via Crucis in costume per le vie del
centro storico di Ravello, che, in breve tempo, ha varcato anche i confini
nazionali, evento che, oggi, terminata la maledetta pandemia, contiamo di
riprendere con rinnovato entusiasmo.
Grazie, fratello don Nicola. Grazie ancora per tutto quanto hai saputo
insegnarci. Grazie per le immancabili e apprezzate lezioni di vita che ci hai
saputo dare. Non dimenticare che quando sei stato chiamato dal Vescovo
pro-tempore ad assumere la guida di altra Parrocchia, noi del Lacco fummo “costretti”
ad accettare la volontà di Sua Eccellenza, ma, anche allora, i nostri occhi
furono inondati da lacrime copiose.
Un fraterno abbraccio da noi tutti. Guarda lontano e il Signore ti
assista sempre!
Ravello, 11.06.2021
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